Parla Marco Bergamasco
Prima di tutto gli shorts catturano di più l’interesse di uno spettatore, purché l’argomento non lo annoi ma può passare subito al video successivo.
La seconda è che per me è una sfida personale: concentrare nel breve il pensiero di chi la sa lunga è un lavoro di lima, proprio a filo raso. Va tolto tutto il superfluo, per entrare subito nel cuore della questione, senza preamboli.
Questo rientra nella mia passione innata per la divulgazione, che mi ha sempre portato a diffondere la conoscenza dei Greci e dei Romani in corsi, rassegne, conferenze, interventi come moderatore e, non da ultimo, nel web con la creazione di @bergayoutube, il canale web con 800 video dedicati all’italiano, latino e greco, frequentato dagli studenti delle superiori, ma anche da adulti che, come me, subiscono il fascino degli Antichi.
Gli Antichi sono ben rappresentati nel mondo dell’editoria e della multimedialità, ma i BERGAPULP sono un format nuovo, diverso e speciale.
I BERGAPULP non narrano allo stesso modo degli altri, poiché il focus è incentrato su un’idea, una frase, un pensiero e tutto si consuma in un lampo. Solo che la luce del lampo rischiara anche a distanza di tempo.
Il mio pubblico, da sempre, è trasversale, rispetto all’età, perché – mi riferisco all’esperienza quadriennale di Youtuber – sono utile ai giovani e suscito interesse negli adulti. Una grande responsabilità, perché bisogna comunque tenere alta l’asticella per non deludere nessuno.
La mia strategia passa, da sempre, per la chiarezza, la passione e la narrazione. Sono i tre ingredienti, non sono separabili, ma si intrecciano in quello che creo, scrivo e registro, sempre.
I BERGAPULP ammiccano allo spettatore, lo trascinano dalla propria parte, perché mettono il dito sugli aspetti più coinvolgenti e più ficcanti della sua vita, È questo è possibile perché la comunicazione obbedisce alla logica di far emergere la Bellezza di un pensiero o di un’opera.
Gli argomenti che tratto devono colpire me per primo, perché originali o divergenti rispetto al nostro approccio consueto.
È come se con i loro pensieri ci tirassero per il lembo della giacca, costringendoci a ritornare su di loro, a soffermarsi su quanto abbiamo appena letto. È la logica del telescopio, per cui specchio su specchio, la grandezza degli Antichi ci appare in tutta evidenza.
Trovo sempre conferma dell’attualità dei Classici tutte le volte in cui mi trovo a parlarne in pubblico, nelle rassegne o nelle conferenze, e con riscontri tali da rafforzare questa mia idea.
Assolutamente sì, tutti i testi sono accuratamente preparati. Ogni videopodcast di un minuto richiede un grande lavoro.
La scrittura mi permette di scegliere le parole più idonee, valutare cosa scartare e mi permette di contenere il discorso entro un tempo stabilito. È vero che durano poco, ma deve durare anche la permanenza dello spettatore davanti allo schermo!
L’inizio e la conclusione sono i momenti più importanti. Entro in scena, simulando di conversare con chi mi sta davanti mentre registro, guardo in camera e, alla fine, lancio la battuta, guardando chi mi sta davanti e poi in camera, con espressioni sul volto differenti, a seconda dell’argomento. Quindi ho concepito il BERGAPULP come un dialogo con una persona, che mi siede di fronte. Senza dubbio, il momento finale rappresenta però il clou, perché devo inserire delle battute che riassumano il senso e lo spirito del mio discorso: questa è la fase più divertente, sia nella scrittura che nella registrazione.
Ho un quadernetto, di pelle rossa, di formato piccolissimo, in cui mi annoto le idee, che poi rielaboro in un secondo momento.
Molti BERGAPULP nascono dopo aver parlato in famiglia o con gli amici.
Allora mi vengono in mente dei collegamenti con situazioni particolari legate alla quotidianità. Trovo che su più fronti la nostra esperienza possa rapportarsi con le opere del passato.
Di sicuro, nei BERGAPULP delle prossime stagioni troveranno posto le testimonianze degli antichi papiri greci, che ci parlano direttamente della vita degli uomini del passato. Considero sempre interessante confrontare noi stessi con il modo di vivere degli Antichi.
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