Alberto Pian

IL DIRITTO ALLA CITAZIONE

Lavorando nella divulgazione e nella formazione per lo storytelling vi capiterà di proporre risorse e anche di costruirle insieme ai vostri partner e corsisti e quindi di divulgarle. Sto parlando del diritto alla citazione e all’uso di parti di opere altrui che potete impiegare per una vostra creazione.

Consiglio di consultare il portale sul Diritto d’autore e anche il sito di Bruno Saetta, Internet e diritto e, in particolare e la lettura di questo articolo A cura dell’Avv. Giovanni d’Ammassa Ci si può anche informare su un particolare modo di gestire il diritto d’autore che si chiama Copy Left.

La legge del 2008

Sostanzialmente bisogna rifarsi alla Legge 9 gennaio 2008, n. 2, Disposizioni concernenti la Società italiana degli autori ed editori, con il famoso comma 1-bis che è stato successivamente aggiunto. Ecco il testo dell’articolo che ci interessa:

Nelle antologie ad uso scolastico la riproduzione non può superare la misura determinata dal regolamento, il quale fissa la modalità per la determinazione dell’equo compenso.

A proposito di immagini e musica ci si può anche riferire all’Art. 68 della Legge n. 633 del 22/4/1941 e sue successive modifiche, che recita:

Fermo restando il divieto di riproduzione di spartiti e partiture musicali, è consentita, nei limiti del quindici per cento di ciascun volume o fascicolo di periodico, escluse le pagine di pubblicità, la riproduzione per uso personale di opere dell’ingegno effettuata mediante fotocopia, xerocopia o sistema analogo.

È anche interessante sapere, se create una dispensa e delle opere personali o insieme ai vostri corsisti, che:

la misura della riproduzione di brani di opere letterarie o scientifiche in antologie ad uso scolastico, a’sensi del secondo comma dell’art. 70 della legge, non può superare, per ciascuna antologia e nei confronti dell’opera dalla quale i brani sono riprodotti, se si tratta di prosa, dodicimila lettere, se si tratta di poesia, centottanta versi, con un ulteriore margine di altri trenta versi ove ciò si renda necessario per assicurare al brano riprodotto un senso compiuto. La misura della riproduzione in antologie, qualora si tratti di opera musicale, non può superare venti battute. Trattandosi di antologie cinematografiche costituite da parti di opere cinematografiche diverse, la misura della riproduzione non può superare cinquanta metri di pellicola;

In numeri

12.000 lettere sono pari a 6 pagine e mezzo di una normale cartella editoriale, che corrisponde a 1800 battute per pagina (30 righe da 60 battute). Cinquanta metri di pellicola significa due minuti di citazione filmica, dato che un minuto di film tradizionale corrisponde a 27 m di pellicola.

Che cosa emerge da questi riferimenti? Che avete ampie possibilità di manovra per arricchire le vostre argomentazioni scientifiche, critiche, dibatti, analisi e lezioni con molte risorse utili!


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