ESERCIZI PER STORYTELLER. IMITA RENÈ CLAIR: MONTAGGIO DADAISTA PER ACQUISIRE UNA VISIONE CRITICA
Ispiriamoci a Entr’acte, René Claire, 1924, considerato il primo film dadaista, per svolgere un’attività
Ispiriamoci a Entr’acte, René Claire, 1924, considerato il primo film dadaista, per svolgere un’attività
Un tizio (o forse dovremo dire un “imbecille”), viene ricoverato in ospedale con una granata in corpo. Gli episodi 16 e 17 di Grace’s Anatomy, II stagione, 2005, mettono a nudo la serie TV e la reale assenza di umanità di una struttura narrativa che spaccia “umanità\” come un distributore automatico di merendine.
Avete compiuto un viaggio turistico in Camargue e avete ripreso dei cavalli. E adesso che storia raccontate? Dipende da come tagliate l’inquadratura e dalla successione delle immagini. Ecco un’attività di storytelling.
Un esercizio per impostare un dialogo con camera in mano che mostri allo stesso tempo sorpresa, continuità, confusione, varietà, complessità.
Questa attività richiede che al posto di “presentarvi”, di parlare di voi, di scrivere chi siete in un sito, di compilare un modulo, per quanto aperto, vi possiate rappresentare da una storia. Una storia nella quale vi riconoscete e che potreste divulgare per farvi conoscere. Quello che vi chiedo è, appunto, di narrarvi, non di presentarvi.
Lavorando nella divulgazione e nella formazione per lo storytelling vi capiterà di proporre risorse e anche di costruirle insieme ai vostri corsisti e quindi di divulgarle. Sto parlando del diritto alla citazione e all’uso di parti di opere altrui che potete impiegare per una vostra creazione.
La multicanalità è diventata la condizione di esistenza dello storytelling. Quando pensate a uno storytelling dovrete anche tenere conto del fatto che la vostra storia potrà essere distribuita: Attraverso diversi canali. In diversi formati (media).
L’uomo che non c’era, Joel Coen, 2001, inizia con il monologo di Ed, un parrucchiere. La voce fuori campo è quella del protagonista Ed, che appare verso la fine del monologo, mentre fuma una sigaretta. La voce narrante, fuori campo, non è sincronizzata con l’apparizione dell’attore. Proviamo. Scrivete il vostro incipit Il film è in …
ESERCIZI PER STORYTELLER. “I JUST CUT THE HAIR”, FATEVI ISPIRARE DAL PARRUCCHIERE Leggi altro »
Il montaggio delle attrazioni è stato creato da Sergej Michajlovič Ėjzenštejn. Secondo me è stato a volte utilizzato in modo un po’ retorico e ridondante, ma l’idea è stata molto interessante. Il montaggio delle attrazioni è una specie di correlativo oggettivo (Thomas Eliot, Eugenio Montale).
In questo blog abbiamo visto che nel Diario di Kumiko abbiamo impiegato al IA piegandola ai nostri interessi e scopi. Per quale motivo questo è necessario? Perchè non possiamo puramente e semplicemente usare la I.A.?
Con il moltiplicarsi dei canali e dei mezzi di comunicazione il problema della distinzione di un racconto destinato alla visione o all’ascolto, viene riproposto. Che cosa capita? Sostanzialmente due cose:
A. Lo spettatore passa indifferentemente da un canale e da un mezzo di comunicazione all’altro.
B. Il creatore di contenuti deve comunicare utilizzando tutti i canali e i mezzi possibili senza ogni volta rifare da capo lo stesso contenuto.
Ho ricevuto diverse risposte particolarmente interessanti sulla fotografia che ho proposto di analizzare (che ho scattato nel Qeens), e che voglio commentare in questo articolo. Alcune vostre considerazioni # Una persona dice che se si considera la foto come composta due metà separate vengono fuori pensieri e visioni del tutto particolari. Provate, è un chiaro esempio di scomposizione – ricomposizione.# Un …
Alcune considerazioni per un corretto approccio alla narrazione del particolare giusto al momento giusto. Creare un brevissimo racconto che abbia un inizio, uno svolgimento e una conclusione. E quindi svilupparlo rendendolo più lungo, ma solo ed esclusivamente in due punti (due beat della storia).
Naturalmente il vostro storytelling deve essere scritto in modo comprensibile per chi lo deve realizzare. Probabilmente dovete produrre alcune di queste cose: Logline, Pitch, Plot, Trama, Trattamento, Sinossi, Sceneggiatura, Soggetto, Sketchnote.
Celestine Freinet scriveva sul suo diario: “il bambino scrive per essere letto”. Questo vale per chiunque e per qualsiasi attività. Non penso che tu prepari una fantastica cena, stabilisci che è molto ben riuscita e quindi la getti, ancora calda e fresca, nella pattumiera! Probabilmente la gusterai organizzando una serata con amici. Quello che vale per la scrittura e la cucina, …
INFO E ISCRIZONI Sono cambiate tante cose da quando abbiamo cominciato a fare podcast (ho introdotto il podcasting nelle scuole e nella formazione nel 2005). Quello che prima era scontato oggi tende piuttosto a essere ripensato. Infatti stanno cambiando le esigenze del pubblico, stanno cambiando gli strumenti, le tecnologie, il mercato e soprattutto sta cambiando l’approccio. Oggi fare Podcast 2.0 …
Ti sei mai chiesto in che modo il contesto sonoro agisce sulle tue emozioni, percezioni e persino ricordi? E ti sei mai chiesto quante possibilità effettive esistono per sostenerle e addirittura orientarle? Contributi realizzati da Alberto Pian ed Ester Memeo (Podstar), sul “Paesaggio sonoro“. Il concetto nato dalle ricerche antropologiche di R. Murray Shaffer, di cui ci siamo occupati in uno speciale che abbiamo organizzato il 9 aprile scorso.
Nuovi libri sul podcasting, 2024, tutti e tre in bundle.
La semplicità balza agli occhi più della complessità, per questo non intasare la copertina di immagini, grafiche e testi: il titolo del podcast, il nome dell’autore. Oppure il titolo e un pay off (breve slogan). Niente di più.
Questo articolo è stato scritto in lingua inglese da RSS.com uno dei più importanti ed efficienti servizi di podcasting, creato da Alberto Betella. Io l’ho tradotto e adattato con qualche aggiunta e variazione, autorizzato da www.rss.com
Perchè una storia i cui protagonisti non siano soggetti umani è letteralmente inconcepibile?
Analizziamo i primi quindici minuti della famosa trasmissione radiofonica che andò in onda il 30 ottobre del 1938, nella sera di Halloween. Il nostro scopo, dal punto di vista dello storytelling, è capire come funziona lo statuto audio (radiofonia, podcasting), nella costruzione della suspense in un radiodramma. La trasmissione, che venne diffusa in diretta, fu presa molto seriamente dalla popolazione americana che venne coinvolta in una ondata di panico generale provocata dal timore che fosse in corso una reale invasione extraterrestre.
Lo StoryChallenge è una tecnica attraverso la quale sottoponi a delle persone (gruppi di studio, persone in formazione, studenti, gruppi di pari, focus group ecc.), l’incipit di un filmato iconico che proponi di continuare utilizzando lo stesso metodo.
Approfitto di questo banale incidente (rottura di una caviglia), per toccare un tema delicato dello storytelling: la scelta del tono narrativo (che comprende punto di vista, lessico, stile e genere). In particolare ci concentriamo sull’impiego dell’iperbole, dell’ironia / autoironia e del loro collegamento con il valore del soggetto di riferimento (che comprende anche la reputazione), che può essere una persona, un professionista, un marchio.
Abbiamo una sola immagine che vogliamo mettere in movimento per un video storytelling utilizzando la dialettica fra dettaglio e generale, cioè un movimento che passi dall’inquadrare una parte per passare al tutto e viceversa.
Il mondo dei libri digitali (eBook), presenta due grandi categorie che ci aiutano a capire come utilizzarli per scopi personali e per favorire lo storytelling e il marketing aziendale.
Non è necessario rappresentare graficamente i dati. La rappresentazione grafica non aiuta la comprensione. Ma una volta compreso il dato la narrazione ne favorisce la padronanza e la manipolazione in senso euristico.
Il conteggio delle parole o delle battute è sempre stato un potente strumento di una ristretta cerchia di persone specializzate: i redattori, i correttori di bozze, gli autori di testi, gli sceneggiatori. Raramente, o quasi mai si utilizzano questi strumenti per una formazione nel campo dello storytelling. Quando viene proposto un esercizio narrativo spesso sorge la domanda:”Quanto deve essere lungo?” La risposta di solito è: “Una pagina… Un foglio… Non troppo lungo…” Raramente, o quasi mai, si dice 1800 battute, 2 cartelle redazionali, 300 parole.
Oggi apprendere il montaggio per il video storytelling richiede soprattutto competenze culturali, sensibilità, attitudini e ispirazioni. L’apprendimento delle tecniche e la produzione di classici tutorial passa decisamente in secondo piano. Il montaggio a disposizione di tutti richiede conoscenza e analisi dei film e molta cultura.
La video graphic novel che parla di sentimenti e di emozioni nello storytelling Attraverso questa video graphic novel, spieghiamo la principale caratteristica dello storytelling per le organizzazioni e i professionisti: il rapporto fra sentimenti ed emozioni. Con video commento grafico finale dell’autore. Storia e regia: Alberto Pian | Disegni e colori: Andrea Scebba | Voce …
Girare un film con un un budget inferiore ai 1000€ e un iPhone qualsiasi in commercio, è possibile. Lo hanno già fatto dal 2015 dei grandi registi. E ora iPhone è approvato anche da Netflix. (Immagine di Adipati Vinsmoke).
Average Shot Lenght (AVS) è un indicatore che stabilisce la velocità del montaggio fra una inquadratura e quella successiva. Quanto sono rapidi i film che vedi? Quanto è cambiato il loro ritmo?
Le storie cinematografiche sono un pretesto per affrontare i temi della narrazione sotto diversi punti di vista