I MIEI LIBRI SUL PODCASTING
Nuovi libri sul podcasting, 2024, tutti e tre in bundle.
Nuovi libri sul podcasting, 2024, tutti e tre in bundle.
Nel 2024 YouTube ha integrato i feed RSS dei podcast nella propria piattaforma. Questo significa che l’integrazione multicanale, audiovisiva dei contenuti è ormai molto avanzata. E significa anche che Youtube sta diventando la piattaforma di eccellenza anche per la ricerca e l’ascolto – visione dei podcast.
La multicanalità è diventata la condizione di esistenza dello storytelling. Quando pensate a uno storytelling dovrete anche tenere conto del fatto che la vostra storia potrà essere distribuita: Attraverso diversi canali. In diversi formati (media).
Il racconto di Puskin ci parla di fusione fra personaggi e contesti naturali, di rispetto per i popoli e le loro tradizioni, di sentimenti che possono essere più elevati dell’amore. Una lezione di narrazione e di etica dell’autore. Come dire? Un caso piuttosto raro oggi.
Mi sono chiesto: è possibile affrontare la grande storia del Novecento partendo da una prospettiva diversa? Ho pensato che questa prospettiva potesse essere proprio quella del football, che nel Novecento diventa, per gran parte del globo, lo sport più amato, seguito e praticato. Possiamo davvero definirlo “lo sport del secolo”. Con infinite connessioni con la politica, l’economia e la società.
Questo romanzo è stato scritto nel 1943, nel pieno della seconda guerra mondiale. A noi interessa la conclusione perché pone un problema, anzi, pone IL problema di quanque insegnante, educatore, formatore, coach, mentore… e pone anche un problema di fronte all’umanità tutta intera, in questo nuovo periodo di barbarie e di guerra. Questo problema risponde a un equilibrio che è sempre variabile nella relazione maestro – allievo, non è mai statico, né mai è dato una volta per tutte. La domanda è questa: fino a che punto il «maestro» può essere una guida per il suo «allievo» e quindi fino a che punto si deve collocare sul suo terreno, anche a rischio della vita?
Il film di Ken Loah, Il mio amico Eric, veicola un messaggio rivoluzionario, basato sulla forza del collettivo e sull’orgoglio di essere “postini”. Non l’eroe borghese che salva il mondo da solo, ma la forza del gruppo sociale che ribalta i disvalori del capitalismo, ribaltando anche gli stereotipi che porta con sè.
In questo articolo parliamo del genere kistch e di Ian L. Fleming, l’autore del personaggio James Bond – 007, che tutti conoscete. Il kistch, nel senso che indicheremo, non è una bestemmia per uno storyteller, ma un mezzo per toccare, magari con stilemi più raffinati e aulici, la massa del pubblico preparando una suspense “prima” della stessa narrazione, basata sul “consumo anticipato” dell’opera.
L’uomo che non c’era, Joel Coen, 2001, inizia con il monologo di Ed, un parrucchiere. La voce fuori campo è quella del protagonista Ed, che appare verso la fine del monologo, mentre fuma una sigaretta. La voce narrante, fuori campo, non è sincronizzata con l’apparizione dell’attore. Proviamo. Scrivete il vostro incipit Il film è in …
ESERCIZI PER STORYTELLER. “I JUST CUT THE HAIR”, FATEVI ISPIRARE DAL PARRUCCHIERE Leggi altro »
Laura ha una “passione sfrenata” i fiori che, come dice, le hanno insegnato a relazionarsi con gli altri quando lavorava per i fiorai dei cimiteri da adolescente. Me è anche cantante jazz e insegnante di canto, redattrice ed editorialista, creatrice di contenuti, autrice di articoli. Laura è pittrice e dedica sempre del tempo ai suoi quadri, così come è musicista e dedica del tempo al pianoforte, agli gli animali, i suoi cani e gatti, il giardino, la natura dove si immerge sempre e dove ne cura certi prodotti. Questi non sono aspetti secondari rispetto la sua professione. Vedrete perché ne parlo. Ma, intanto Laura si occupa di molti temi che hanno a che fare con le persone e il sociale.
La descrizione della “bella Lisa” presenta un aspetto assai curioso, che salta subito agli occhi. La ragazza infatti si confonde con la mercanzia esposta nella sua bottega. Parliamo del rapporto fra contesto e personaggio.
I videopodcast di BergaPulp sono videopodcast YouTube appositamente sceneggiati per concentrare in un minuto le voci dei Classici, per farle risuonare con tutta la loro potenza e profondità.
Per raccontare una passione occorre tempo.
Blue Giant volume 1, del mangaka Shinichi Ishizuka, è una graphic novel di circa 400 pagine che parla della nascita e dello sviluppo di una passione. Il seguito di questa storia si articola in altri quattro volumi.
400 pagine per una graphic novel possono sembrare tante, ma stiamo parlando di raccontare la nascita e lo sviluppo di una passione che ha dei risvolti molto particolari e intriganti anche sullo stesso piano narrativo, di cui ci occupiamo sempre con grande interesse.
Il montaggio delle attrazioni è stato creato da Sergej Michajlovič Ėjzenštejn. Secondo me è stato a volte utilizzato in modo un po’ retorico e ridondante, ma l’idea è stata molto interessante. Il montaggio delle attrazioni è una specie di correlativo oggettivo (Thomas Eliot, Eugenio Montale).
In questo blog abbiamo visto che nel Diario di Kumiko abbiamo impiegato al IA piegandola ai nostri interessi e scopi. Per quale motivo questo è necessario? Perchè non possiamo puramente e semplicemente usare la I.A.?
La prima affermazione dalla quale partire per qualsiasi insegnante, dalla Scuola d’Infanzia all’Università non è di natura pedagogica ma professionale e lavorativa. Prima di dirvi qual è vi voglio dire che questo cambiamento di prospettiva è necessario perché imposto dai tempi, dalla natura e dall’evoluzione del podcasting. Nessun insegnante oggi può più tenere conto di esclusive considerazioni didattiche e pedagogiche quando si occupa di media audiovisivi e in particolare di podcasting.
Teresa Potenza è una giornalista che ha operato anche in scenari di guerra e per la quale il podcasting è strumento di lavoro ma anche di narrazione a sistegno della sua professione.
Con il moltiplicarsi dei canali e dei mezzi di comunicazione il problema della distinzione di un racconto destinato alla visione o all’ascolto, viene riproposto. Che cosa capita? Sostanzialmente due cose:
A. Lo spettatore passa indifferentemente da un canale e da un mezzo di comunicazione all’altro.
B. Il creatore di contenuti deve comunicare utilizzando tutti i canali e i mezzi possibili senza ogni volta rifare da capo lo stesso contenuto.
Vorrei fare una cosa che faccio di rado: parlare di un autore collegandolo a un contesto storico. Come sapete scrivo sui testi da un punto di vista narrativo, senza corrispondenze storiche, pur essendo uno storico, e normalmente senza riferimenti a biografie di autori e a movimenti letterari! Però in questo caso ho alcune riflessioni che sottopongo alla vostra attenzione, senza alcuna pretesa di avanzare ipotesi e conclusioni.
Una professione inusuale per un podcast? Elisabetta ci insegna che qualsiasi professione e argomento può essere adatto per creare un podcast.
«Il mio podcast parla di come si diventa wedding planner.
Ho ricevuto diverse risposte particolarmente interessanti sulla fotografia che ho proposto di analizzare (che ho scattato nel Qeens), e che voglio commentare in questo articolo. Alcune vostre considerazioni # Una persona dice che se si considera la foto come composta due metà separate vengono fuori pensieri e visioni del tutto particolari. Provate, è un chiaro esempio di scomposizione – ricomposizione.# Un …
Parliamo di John Steinbeck, Uomini e topi, 1937. Il romanzo si svolge in California, nella valle del Salinas, luogo d’infanzia di Steinbeck. I protagonisti, George e Lennie sono disoccupati, vagabondi, lavoratori stagionali. Il dovere morale di un’amicizia? Cercano di aiutarsi reciprocamente, di sostenersi a vicenda anche perché la zia di Lennie si affida Geroge affinché …
UOMINI E TOPI, RACCONTARE L’AMICIZIA E I SENTIMENTI CHE LEGANO DUE PERSONE Leggi altro »
Il mio è un lavoro complesso e molto creativo che ha come finalità l’intrattenimento, oppure la divulgazione, l’informazione, la narrazione, ma anche ispirare e sensibilizzare il pubblico su tematiche sociali e culturali.
Alcune considerazioni per un corretto approccio alla narrazione del particolare giusto al momento giusto. Creare un brevissimo racconto che abbia unninizio, uno svolgimento e una conclusione. E quindi svilupparlo rendono più lungo ma solo ed esclusivamente in due punti (due beat della storia).
Naturalmente il vostro storytelling deve essere scritto in modo comprensibile per chi lo deve realizzare. Probabilmente dovete produrre alcune di queste cose: Logline, Pitch, Plot, Trama, Trattamento, Sinossi, Sceneggiatura, Soggetto, Sketchnote.
Ci insegna qualcosa, questo racconto di Francis Scott Fitzgerald che parla di un viaggio con sua moglie Zelda e di un’auto. Nel 1924 il Motor magazine, una rivista americana di automobili, pubblicava a puntate il racconto di Francis Scott Fitzgerald (1896 – 1940) “The cruise of the rolling junk” (tradotto in italiano come “Il blues del rottame vagante”).
L’auto “protagonista” del racconto era una Marmon Touring Car del 1917, usata e un po’ “rotta” acquistata da Fitzgerald qualche mese dopo il matrimonio con Zelda.
Celestine Freinet scriveva sul suo diario: “il bambino scrive per essere letto”. Questo vale per chiunque e per qualsiasi attività. Non penso che tu prepari una fantastica cena, stabilisci che è molto ben riuscita e quindi la getti, ancora calda e fresca, nella pattumiera! Probabilmente la gusterai organizzando una serata con amici. Quello che vale per la scrittura e la cucina, …
INFO E ISCRIZONI Sono cambiate tante cose da quando abbiamo cominciato a fare podcast (ho introdotto il podcasting nelle scuole e nella formazione nel 2005). Quello che prima era scontato oggi tende piuttosto a essere ripensato. Infatti stanno cambiando le esigenze del pubblico, stanno cambiando gli strumenti, le tecnologie, il mercato e soprattutto sta cambiando l’approccio. Oggi fare Podcast 2.0 …
Trovate l’AUGraphicEq (Graphic Equalizer) in Fairlight sia in Effects – Audio FX – Monitor, che in Mixer – Effects – tasto + Monitor. Come dicevo è semplice da impiegare e aiuta a puntare subito la frequenza sospetta. Nel caso troviate interessante questo approccio potreste utilizzare subito questo equalizzatore per individuare i punti nevralgici e poi di passare al Vocal Channel o altri equalizzatori all’Equalizer per completare il lavoro.
Con il Vocal Channel avete immediatamente a disposizione entrambe le tipologie di intervento: il compressore per gli interventi quantitativi e l’equalizzatore per i rimanenti interventi quantitativi e per quelli qualitativi, che tirano fuori (o danno) stile alla voce.
l Diario di Kumiko è composto da 60 episodi formati da brevi frasi, pensieri e annotazioni che vengono scritti da Kumiko, una ragazzina di quattordici anni di Tokyo
Una lezione speciale contro le scuole di scrittura creativa e i modelli di storytelling di una cultura di massa preconfenzionata, povera e appiattita.
Seminari in ZOOM ricchi di esercizi, confronti, sfide per apprendere insieme lo storytelling. Partecipazione gratuita.
Ti sei mai chiesto in che modo il contesto sonoro agisce sulle tue emozioni, percezioni e persino ricordi? E ti sei mai chiesto quante possibilità effettive esistono per sostenerle e addirittura orientarle? Contributi realizzati da Alberto Pian ed Ester Memeo (Podstar), sul “Paesaggio sonoro“. Il concetto nato dalle ricerche antropologiche di R. Murray Shaffer, di cui ci siamo occupati in uno speciale che abbiamo organizzato il 9 aprile scorso.
Nel gennaio 2024 ho consegnato anche le versioni in lingua Ucraina e Russa di un complesso di 9 eBook interattivi in altrettante lingue, composti da 29 filmati ciascuno, schede, giochi, attività, realizzato per il Reparto Pediatrico dell’Istituto dei Tumori di Milano e sponsorizzato da Lega Italiana Lotta contro i Tumori, pubblicati da Centro Leonardo Education. Ne parlo qui per trattare questi argomenti: Che rapporto esiste fra divulgazione e narrazione? E poi è possibile divulgare e narrare contemporaneamente a target diversi, per esempio a bambini e adulti? Normalmente la risposta è no, divulgare non è esattamente creare una storia e il target deve essere preciso, non si può raccontare a tutti, nello stesso modo, la stessa storia. La necessità però ha mostrato il contrario e così è nato “Te lo spiego io”
La semplicità balza agli occhi più della complessità, per questo non intasare la copertina di immagini, grafiche e testi: il titolo del podcast, il nome dell’autore. Oppure il titolo e un pay off (breve slogan). Niente di più.
Come è noto, nei primi giorni di settembre 2005 nasceva a Torino, all’IIS Paravia, RadioTony, il primo podcast creato in una scuola in Italia. Costruendo questo primo podcast la mia intenzione non era di avviare un progetto “collaterale” alle normali lezioni, ma un modo diverso di insegnare e apprendere in classe.
“Come imposterei uno storytelling su quest’uomo, che durante tutta la sua vita ha giocato un ruolo centrale in tutti gli avvenimenti che hanno coinvolto l’Amministrazione Americana?”
Nel food qualsiasi prodotto è la fine di un processo vitale e perciò rappresenta la morte. Un’articolata analisi che spiega come affronto lo storytelling fotografico di food (e di prodotto in genere), che si articola sempre intorno alla contrapposizione morte – vita.
Abbiamo affrontato il tema morte – vita nel food (con riferimenti alla foto di prodotto) nel saggio: “Morte e Vita nella fotografia di prodotto (food)”. Adesso esaminiamo la questione dal punto di vista della produzione e del movimento in esterno e in interno. Il movimento è ciò che rende possibile la vita. La narrazione stessa è un concentrato di movimento, che implica il cambiamento e perfino il conflitto. Tuttavia quando si parla di produzione, nello storytelling si pensa subito al prodotto, normalmente statico e privo di movimento, che quindi tende verso la morte.
Questo articolo è stato scritto in lingua inglese da RSS.com uno dei più importanti ed efficienti servizi di podcasting, creato da Alberto Betella. Io l’ho tradotto e adattato con qualche aggiunta e variazione, autorizzato da www.rss.com
Che cosa ho fatto quando Elena Mazzei @eliactive mi chiesto delle fotografie speciali, che fossero “diverse” dalle foto e dai filmati che ogni giorno crea e pubblica in proprio?
È davvero un piacere lavorare per aiutare Massimo a creare il suo originale storytelling nei suoi canali sociali e WEB. A parte il lavoro, con Massimo è nata un’amica reciproca, basata su una grande simpatia e rispetto. Perciò ne parlo volentieri un momento, anche per illustrare un modello originale e genuino di storytelling. Massimo Radassao è un rivenditore di vino sfuso e in bottiglia preferibilmente veneto e piemontese, ma sceglie personalmente anche vini di altre regioni. È un appassionato come ne rimangono pochi e, come dice lui: “Prendere il vino sfuso da me è come andare dal contadino.” In effetti la qualità è eccezionale, vale davvero la pena provare, in via Buenos Aires 6 a Torino, oppure ordinando direttamente attraverso il sito www.vinidarassao.it. Qui riporto i giochi che propone nel suo Instagram @viniradassao | https://www.instagram.com/viniradassao/
La “critica” cinematografica è stracolma di “pensiero unico”. È un dato di fatto, ed è il motivo per cui non la leggo.
Libro fotografico in tre lingue che raccoglie oltre 300 foto che ho scattato a New York i giorni in cui la pandemia arrivava.
Photo book in three languages collecting over 300 photos I took in New York on the days when the pandemic arrived.
Livre de photos en trois langues rassemblant plus de 300 photos que j’ai prises à New York les jours où la pandémie est arrivée.
Qualsiasi comunità ha bisogno di un suo codice speciale per riconoscersi, anche all’interno della lingua ufficiale. Fino a creare nuovi mondi, proprio attraverso nuovi “linguaggi”. Lo sapeva Dante, lo sa oggi l’influencer Elisa Esposito, lo sapeva John Fante, e lo sai anche tu quando vuoi raccontare.
Perchè una storia i cui protagonisti non siano soggetti umani è letteralmente inconcepibile?
Il podcast che ti aiuta a progettare e a creare i tuoi podcast, per il lavoro, per l’azienda, per la scuola e la formazione.
Analizziamo i primi quindici minuti della famosa trasmissione radiofonica che andò in onda il 30 ottobre del 1938, nella sera di Halloween. Il nostro scopo, dal punto di vista dello storytelling, è capire come funziona lo statuto audio (radiofonia, podcasting), nella costruzione della suspense in un radiodramma. La trasmissione, che venne diffusa in diretta, fu presa molto seriamente dalla popolazione americana che venne coinvolta in una ondata di panico generale provocata dal timore che fosse in corso una reale invasione extraterrestre.
De Lillo è un autore molto controverso. Il motivo è che quello che scrive non è di facile lettura. Non ci sono incalzanti trame ricche di suspense e azioni, così come il pubblico in genere è abituato a leggere e guardare. Ma non voglio parlare di De Lillo in generale, poiché mi riferisco sempre e solo alle singole opere, senza alcun riferimento alla loro storia, alla biografia, all’autore e ai suoi precedenti o ai generi letterari. Ecco perché la massa di lettori non ha capito Il silenzio di Don De Lillo e, parallelamente, non ha capito neppure Zombie della Oates, due brevi romanzi che parlano della stessa cosa: il linguaggio e il tempo. Con un riferimento significativo a Zombie, di Joyce Carol Oates.
Foto ©Alberto Pian, Vicolo Cannery, Monterey e Salinas. “Il Vicolo Cannery a Monterey in California è un poema, un fetore, un rumore irritante, una qualità della luce, un tono, un’abitudine, una nostalgia, un sogno.” (Joh Steinbeck)
Pubblicazione a puntate delle bozze del primo capitolo del libro Podcasting! in uscita nella primavera del 2023. Parte 2. In capitolo, pubblicato a puntate, ripercorriamo le fonti storiche del podcasting per capire che cos’è esattamente e perché è stata una rivoluzione che contrappone filosofie e visioni differenti sulla distribuzione e fruizione di contenuti. Vediamo anche quali errori e inesattezze circolano oggi sul podcasting analizzando alcuni esempi concreti.
Pubblicazione a puntate delle bozze del primo capitolo del libro Podcasting! in uscita nella primavera del 2023. Parte 2. In capitolo, pubblicato a puntate, ripercorriamo le fonti storiche del podcasting per capire che cos’è esattamente e perché è stata una rivoluzione che contrappone filosofie e visioni differenti sulla distribuzione e fruizione di contenuti. Vediamo anche quali errori e inesattezze circolano oggi sul podcasting analizzando alcuni esempi concreti.
Questo libro ti aiuta a progettare (design) con nuove idee la tua attività di docente e di formatore in contesti scolastici, professionali e aziendali. Puoi scegliere di arricchire e modificare i tuoi metodi, o di cambiarli integralmente. In entrambi i casi lo scopo è aiutare chiunque faccia opera di insegnamento e di formazione a ottenere un reale successo attraverso una nuova concezione del design didattico.
Che cos’è la scrittura e perché si scrive? La scrittura ci deve insegnare qualcosa? Orwell e Primo Levi, che hanno combattuto il totalitarismo, esprimono vocazioni totalitarie quando parlano della scrittura. Per Calvino invece la scrittura non deve avere vocazioni pedagogiche (che sono intrinsecamente totalitarie). E questo è anche quello che ci dice Giuseppe Ungaretti, per il quale il senso stesso delle sue opere è un mistero, confortato addirittura da Sigmund Freud che ci parla dell’inconscio. Ma sarebbe anche bene non prendersi troppo sul serio, come ci invita a fare Giovanni Pascoli ironizzando sulla funzione dell’artista.
Alla fine, dietro lo scrittore – e l’artista in genere – che si prende troppo sul serio, cova il pedagogo che vorrebbe assegnare all’Arte in un fine. Ma quando l’arte non insegna nulla è divina.
Nel Metaverso e in genere nei mondi virtuali la percezione di comunità è sostenuta dalla possibilità di incontrare e di interagire con altri avatar in ambienti più o meno realistici. Sono esperienze che i videogiocatori hanno provato già da tempo, così come i frequentatori di mondi virtuali come il buon vecchio Second Life. Anche negli anni novanta e primi duemila ci sono state numerose esperienze del genere. Dunque l’operazione di Meta non aggiunge elementi nuovi a queste esperienze, se non una migliore e più capillare tecnologia che, proprio per questo motivo, potrebbe essere fruita da una massa più significativa di persone. A questo punto anche la narrazione, lo storytelling, possono diventare un volano del suo sviluppo.
A proposito di narrazione (storytelling), da qualche tempo scrivo sul rapporto tra testo scientifico e divulgazione. Su questo tema ho anche affrontato in un capitolo del Grande Manuale dello Storyteller (vedi www.albertopian.it). Recentemente mi è capitato di riprendere un libro che avevo letto tempo fa di Melaine Klein che parla della psicanalisi dei bambini. Quelle che scrivo qui sono alcune riflessioni sul tema della narrazione in un ambito molto complesso e sicuramente di non immediata comprensione, come la psicanalisi. Mi riferisco al testo della Klein solo dal punto di vista narrativo e non per i contenuti.
Mentre oggi il mondo rischia una devastante GUERRA NUCLEARE, nel 1983 l’ufficiale dell’esercito russo Stanislav Petrov salvava l’umanità dalla terza guerra mondiale. Conosci il ROMANZO BREVE “LE LUCI ROSSE DEL COLONNELLO”, liberamente ISPIRATO a questa STORIA VERA? Oltre 600 recensioni positive per un racconto che ho scritto con grande passione e un capitolo di storytelling rivolto al lettore.
Il 27 giugno dello scorso anno (2022), l’influencer Chiara Ferragni accompagnava l’On. Senatrice a vita Liliana Segre – che aveva invitato l’influencer il 17 maggio – al Memoriale della Shoah, presso la Stazione Centrale di Milano. La notizia ha fatto il giro dei media: Chiara è rimasta in silenzio ad ascoltare le terribile storie di una donna espulsa dalla scuola di Milano a causa delle leggi razziali, respinta dalla Svizzera alla frontiera, deportata dai fascisti italiani ad Auschwitz-Birkenau, quindi liberata dall’Armata Rossa. Una donna cresciuta con un peso che nessuno le potrà mai cancellare.
Leggendo questa notizia ho pensato al cinismo senza fine del marketing e della pubblicità, in grado di usare persone, eventi, tragedie senza batter ciglio, come uno schiacciasassi.
Quello che qui mi interessa parlare è di come un influencer si collochi in questo tipo di eventi, rappresentando perfettamente i canoni dell’ideologia dominante, che è quella del capitalismo.
In che cosa consiste questa ideologia? Perché il “buonismo” ne è il suo aspetto principale? Perché Charles Baudelaire ci illumina quando denunciava gli “orrori” della stampa e parlava della sua amica, la puttana Villedueu? Perché dobbiamo fare un accenno alla “cultura consolatrice” di Elio Vittorini?
Perché l’assassinio di Tyre Nichols è una questione razziale, dato che è stato massacrato da cinque poliziotti neri?
Per rispondere affrontiamo prima di tutto di tutto una questione importante, che spesso tocco nelle conversazioni con i più giovani, che riguarda gli USA e la loro storia come stato razzista e concludiamo sul significato del diritto dei neri alla propria autodeterminazione.
Ho letto con grande attenzione e interesse Amiœ, Elisa Esposito, Mondadori, Milano, 2022. Libro che prendo in considerazione per affrontare alcuni stereotipi e pregiudizi sociologicamente e storicamente sbagliati, ma che appartengono all’ideologia dominante. Lo farò parlando anche di un altro famoso influencer dei suoi tempi (e non solo), Dante Alighieri. Il libro di Elisa, che si presenta in una forma eclettica, easy, poco seriosa, molto lontana dall’essere un trattato e che dai più è giudicato banale e inconsistente, in realtà apre lo sguardo sul rapporto fra linguaggio e società e sulle sue tendenze, di cui parlo in questo paper.
Lo StoryChallenge è una tecnica attraverso la quale sottoponi a delle persone (gruppi di studio, persone in formazione, studenti, gruppi di pari, focus group ecc.), l’incipit di un filmato iconico che proponi di continuare utilizzando lo stesso metodo.
Con questo articolo voglio condividere un nuovo progetto al quale sto collaborando e che sta ottenendo grandi simpatie e popolarità. Allo stesso tempo puoi scaricare gratuitamente l’eBook “Storie di Eli e Sofi”.
Un Magazine “verticale” indipendente per smartphone, dedicato allo storytelling.
Hemult Bohl è una romantica spy story ambientata durante la caduta del muro di Berlino. Rappresenta un dramma umano e politico, forzato dal corso degli avvenimenti. È anche un modello di creazione di storie esclusivamente in sede di montaggio. Dopo averla vista puoi leggere come è stata realizzata.
Hemult Bohl is a romantic spy story set during the fall of the Berlin Wall. The film represents a human and political drama, forced by the course of events. This short is also a model of story creation exclusively during editing. The author’s notes explained how it was done.
Parliamo della Beat Generation nel 60 anniversario della sua nascita. L’affrontiamo dal punto di vista dello storytelling. Ricercheremo quel filo rosso che più di tutti ci può fornire la strada per raccontare una grande storia. Il filo rosso più intrigante dal punto di vista narrativo, nasce da una sfida determinata da un’epoca storica precisa (seconda guerra mondiale), che riguarda i rapporti generazionali fra una nazione di padri – famiglie – eroi, e figli e i conflitti che questi rapporti innescano.
È qui il filo rosso della grande storia mai raccontata della Beat Generation. Se dovessi scrivere un film o un romanzo ispirandomi alla Beat non parlerei della droga, di una “liberazione” effimera che in realtà non c’è mai stata, né di una rivolta anticapitalista mai realmente espressa e praticata.
Parlerei della sfida psicologica che investe tutta l’America e la sua realtà degli anni cinquanta, che matura in quel particolare contesto.Volete sapere dove andrò a parare? Dobbiamo ragionare come al solito e, come al solito, lo facciamo partendo da alcuni testi e vicende.
Approfitto di questo banale incidente (rottura di una caviglia), per toccare un tema delicato dello storytelling: la scelta del tono narrativo (che comprende punto di vista, lessico, stile e genere). In particolare ci concentriamo sull’impiego dell’iperbole, dell’ironia / autoironia e del loro collegamento con il valore del soggetto di riferimento (che comprende anche la reputazione), che può essere una persona, un professionista, un marchio.
Dopo un certo periodo di lavorazione ho completato www.albertopian.it progettando anche sezioni ricche di contenuti di qualità come il blog Your Storytelling. Ho anche dato vita a un nuovo e singolare magazine dalla forma allungata per smartphone dedicato a temi specifici per ogni numero. Scrivo questo messaggio di un certo rilievo perché mi permetto di pensare che i nuovi contenuti e modalità che ti propongo siano di tuo interesse (me lo dirai…).
Ho partecipato all’Influence Day a Milano il 10 novembre come storyteller delle prime gemelle virtuali italiane, Eli e Sofi @eli.sofi.twins , create dall’artista Elisa Nieli . Nel panel conclusivo dell’evento ho anche parlato delle chances che un influencer – creator virtuale può offrire alle aziende. In questo articolo voglio rispondere a questa domanda: “Perché la “Creator Economy” ha più bisogno di Creatori di contenuti che di Influencer?”
Abbiamo una sola immagine che vogliamo mettere in movimento per un video storytelling utilizzando la dialettica fra dettaglio e generale, cioè un movimento che passi dall’inquadrare una parte per passare al tutto e viceversa.
Nel 1978 scoppia la rivoluzione che abbatte Reza Pahlavi, il monarca fedele all’Establishment USA. Poi la rivoluzione finisce nella mani della casta sciita e un paese dal glorioso passato e dalle molteplici rivoluzioni diventa uno “stato islamico”. Il racconto della rivoluzione iraniana del 1979 e i trascorsi dell’Iran ci offrono la chiave per capire il suo futuro.
Il mondo dei libri digitali (eBook), presenta due grandi categorie che ci aiutano a capire come utilizzarli per scopi personali e per favorire lo storytelling e il marketing aziendale.
Alberto Pian, responsabile storytelling dell’incredibile progetto Eli & Sofi Twins di Elisa Nieli, creator, sarà il portavoce alla Tavola rotonda delle ore 17 a conclusione del primo evento nazionale dedicato agli influencer virtuali che si terrà a Milano il 10 novembre.
Quale rapporto fra storytelling e podcasting? Perché il podcasting oggi “supera” la radio? Intimità dell’ascolto Vs bombardamento mediatico. Puoi creare una comunicazione più efficace svicolandoti dalla tempesta delle immagini? Sceneggiare un video, sceneggiare un podcast. Una case history innovativa…
Articolo pubblicato per FarFarFare. Il podcast a scuola, quando è nato e perché il podcasting. La radiofonia come strumento ad alta definizione e medium secondario. Gli aspetti educativi per studenti e famiglie. Un antidoto al mondo delle immagini. Apprendimento significativo e radiofonia.
Mentre in Iran infuria la repressione contro donne e uomini che manifestano contro il regime, una giornalista della CNN può fare una scelta: accettare le condizioni poste dall’intervistato e quindi realizzare l’intervista al presidente iraniano, oppure rifiutarle ma rinunciare all’intervista. La scelta è fatta. Perché proprio quella? Quali opzioni abbiamo per raccontare una storia? Dove si trova la “grande storia”? Questo evento (che trattiamo solo sul piano narrativo), ci offre la possibilità di chiarire molti aspetti della narrazione, con una conclusione intrigante e forse non troppo lontana dalla realtà.
Non è necessario rappresentare graficamente i dati. La rappresentazione grafica non aiuta la comprensione. Ma una volta compreso il dato la narrazione ne favorisce la padronanza e la manipolazione in senso euristico.
Il conteggio delle parole o delle battute è sempre stato un potente strumento di una ristretta cerchia di persone specializzate: i redattori, i correttori di bozze, gli autori di testi, gli sceneggiatori. Raramente, o quasi mai si utilizzano questi strumenti per una formazione nel campo dello storytelling. Quando viene proposto un esercizio narrativo spesso sorge la domanda:”Quanto deve essere lungo?” La risposta di solito è: “Una pagina… Un foglio… Non troppo lungo…” Raramente, o quasi mai, si dice 1800 battute, 2 cartelle redazionali, 300 parole.
L’assurdo è rivoluzionario, per questo ogni suo riferimento deve essere soppresso. Eugène Ionesco diceva: ”Il teatro è essenzialmente rivelazione di cose mostruose, o di condizioni mostruose, senza immagini o di immagini che portiamo in noi.” L’assurdo oggi è straordinariamente attuale proprio perché ci è evitato in tutti modi di doverlo affrontare. La cultura di massa può avere tutte le caratteristiche che si vuole, dalle più brutali, violente, sessiste, razziste, pornografiche al loro finto “contrario”, buonista, educato, moralista, politicamente corretto, paternalista, tranne una: svelare l’assurdo, mostrarne l’esistenza. Questo è comune a qualsiasi comunicazione, perciò diffidiamo di tutto ciò che viene comunicato. Leggiamo due brani tratti da Aspettando Godot (S. Beckett) e La lezione (E. Jonesco), per chiarire questi concetti.
Oggi apprendere il montaggio per il video storytelling richiede soprattutto competenze culturali, sensibilità, attitudini e ispirazioni. L’apprendimento delle tecniche e la produzione di classici tutorial passa decisamente in secondo piano. Il montaggio a disposizione di tutti richiede conoscenza e analisi dei film e molta cultura.
La strada per Los Angeles(1933), è il primo romanzo scritto da John Fante (1909 – 1980). La prima cosa che colpirà il lettore di questo romanzo di #johnfante, è la #scrittura. Registro stilistico, #lessico, #ritmo. Si tratta di una accurata elaborazione che tende a rappresentare l’ipotetico sleng di un giovane squinternato in preda a deliri ormonal-giovanil-sessuali verso un #destino del tutto fantastico ma perfettamente credibile nel paese del #sognoamericano .
Registrazione del webinar del 10 Agosto ore 18. Proiezione della Video Graphic Novel “QUARTIERE LATINO” Incontro, discussione e giochi con l’autore, Alberto Pian
La video graphic novel che parla di sentimenti e di emozioni nello storytelling Attraverso questa video graphic novel, spieghiamo la principale caratteristica dello storytelling per le organizzazioni e i professionisti: il rapporto fra sentimenti ed emozioni. Con video commento grafico finale dell’autore. Storia e regia: Alberto Pian | Disegni e colori: Andrea Scebba | Voce …
Il podcast si aggancia definitivamente al journalism e diventa uno strumento del racconto giornalistico.Lo storytelling attraverso il podcasting offre ai giornalisti e agli autori maggiore autonomia e indipendenza.
Questo romanzo breve di Paul Bowles (1910 – 1999), è giudicato scandaloso ma è eccezionalmente raccontato. Parla del rapporto di Rackey un ragazzo di 17 anni, con suo padre. Il padre, per distoglierlo da una vita scolastica fallimentare e dai fallimenti (non ben precisati), nella vita sociale del ragazzo, lo conduce con lui in un luogo isolato, Cold Point. La vita sembra scorrere tranquillamente quando si verificano degli eventi che costringono il padre a prendere una drammatica, ma tardiva, decisione.
Girare un film con un un budget inferiore ai 1000€ e un iPhone qualsiasi in commercio, è possibile. Lo hanno già fatto dal 2015 dei grandi registi. E ora iPhone è approvato anche da Netflix. (Immagine di Adipati Vinsmoke).
Sherlock Holmes, (Guy Ritchie, 2009). Caratteristica fondamentale di questo film è che presenta il personaggio di Sherlock Holmes in modo completamente nuovo e diverso rispetto a come siamo stati abituati a “leggerlo” e a “vederlo”. Nel bene e nel male il nuovo Sherlock è stato giudicato “rivoluzionario”. Bene, a noi questo film è utile per diversi aspetti.
Nel romanzo Gli indifferenti (1929), Alberto Moravia (1907 – 1990), ci sono cinque personaggi legati da rapporti psicologicamente contorti di dipendenza e di oppressione reciproca, alcuni dei quali sono fondati sulla negazione, sul sapere ma non dire, sull’evitare.
R.E. Howard (1906 – 1936),ha creato il genere Fantasy con il personaggio di Solomon Kane, un eroe puritano ambientato nel XVII sec. R.E. Howard è stato anche il creatore di un altro personaggio famoso, Conan il barbaro. Confrontiamo letteratura e cinema, i racconti originali di R.E. Howard, con il film “Solomon Kane” di J. Basset del 2009.
Dopo quindici il podcasting perde la sua verginità. Apple, il principale attore del sistema podcasting, ufficializza una rivoluzione. Il mutamento deriva dalla crisi del business dello spettacolo e della cultura
Average Shot Lenght (AVS) è un indicatore che stabilisce la velocità del montaggio fra una inquadratura e quella successiva. Quanto sono rapidi i film che vedi? Quanto è cambiato il loro ritmo?
Le storie cinematografiche sono un pretesto per affrontare i temi della narrazione sotto diversi punti di vista