Alberto Pian

LE LINEE DI TENDENZA ATTUALI. IL PODCASTING TRA PEDAGOGIA, PASSIONE E OPPORTUNITÀ PROFESSIONALI

LE TRE AFFERMAZIONI DALLE QUALI PARTIRE

La prima affermazione dalla quale partire per qualsiasi insegnante, dalla Scuola d’Infanzia all’Università non è di natura pedagogica ma professionale e lavorativa. Prima di dirvi qual è vi voglio dire che questo cambiamento di prospettiva è necessario perché imposto dai tempi, dalla natura e dall’evoluzione del podcasting. Nessun insegnante oggi può più tenere conto di esclusive considerazioni didattiche e pedagogiche quando si occupa di media audiovisivi e in particolare di podcasting.

La seconda affermazione (non vi ho ancora detto quale sia la prima!), investe la natura del podcasting. Il podcasting è cambiato. Si orienta rapidamente verso il Podcasting 2.0.

Storia e valori del podcasting raccontanti in questo podcast. https://rss.com/it/podcasts/yourpodcasting/


La terza affermazione fondamentale, sempre per qualsiasi insegnante di qualsiasi ordine di scuola, riguarda la modalità di progettazione del podcasting che è completamente cambiata e sta cambiando completamente.

C’è in ballo un mondo professionale

Queste tre affermazioni si sono affacciate nel 2015, hanno subito un’accelerazione e hanno precisato i loro contorni durante e dopo la pandemia e conoscono un punto di non ritorno, un cambiamento storico, nel 2024. E sono tutte legate al mondo professionale.

Che cosa c’entra il mondo professionale con il mondo pedagogico e didattico in ambito podcasting? Alle origini niente! Poi un pochettino e ora è tutto.

Nessuna teoria pedagogica e modello didattico si può riferire all’insegnamento e al podcasting senza orientarsi ed essere orientato direttamente da ciò che sta avvenendo in ambito professionale.

Infine, eccole le tre affermazioni.

Prima affermazione

Qualsiasi studente dai 3 ai 23 anni (Infanzia – Università), può creare un podcast in modo guidato o autonomo e potrebbe o potrà poi scoprire che il podcasting è estremamente utile nel suo ambito lavorativo e quindi decidere di creare podcast professionali, per promuoversi ed elevarsi, per la sua azienda o più semplicemente per coltivare la sua passione.

Ovviamente un bambino di 5 anni scoprirà quanto valga il podcasting nel proprio lavoro quando comincerà a lavorare! 

Scuola materna una storia in podcast creata con StoryCube. https://rss.com/it/podcasts/tecnoplanet-3d-mile-school-milano/945994/


Quindi oggi occorre riflettere: una scuola che non fornisce agli studenti fra i 3 e i 23 anni gli strumenti e le competenze per fare podcast, li priva delle conoscenze intorno a un linguaggio fondamentale, che si trova al cuore stesso dei linguaggi mediatici, poiché investe l’oralità, il luogo da cui tutto parte.

Quindi li priva di possibili sbocchi lavoratavi e di opportunità di crescere professionalmente!

Può la scuola decidere di creare ostacoli ulteriori oltre a quelli che già esistono, ai propri studenti? Può un insegnante, ignorando gli sviluppi professionali e tecnici di una società di massa fondamentalmente orientata al consumo mediatico, sminuire il valore e le possibilità dei propri studenti in questo ambito e, soprattutto, il loro senso critico e la loro posizione culturale nei confronti di fenomeni omogeneizzanti e deleteri? E può sminuire il suo stesso lavoro e la sua professione quando dispone di strumenti straordinari per elevare se stesso e il suo lavoro?

Oggi, fare podcast a scuola non significa soltanto intervenire su

  • conoscenze
  • competenze
  • abilità linguistiche
  • lessicali
  • narrative
  • divulgative
  • organizzative
  • strumentali
  • ritmiche
  • tonali
  • prosaiche
  • costruttive
  • semantiche
  • sceneggiatura
  • improvvisazione
  • correzione
  • cura
  • pubblicazione
  • ecc. ecc.
Tutto questo rimane ed è fondamentale, ma significa che tutto questo oggi offre la possibilità reale e concreta di creare professionalità e competenze professionali nel mondo del lavoro in modo diretto. Significa cioè offrire agli studenti delle chanches per affermarsi nel mondo del lavoro o, semplicemente, per consolidare ed esprimere la propria identità (Bruner).

Volete forse privarli di queste chanches?

Seconda affermazione

Il podcasting si trasforma in un media globale che investe i canali visivi, tutti i media e tutte le piattaforme. Il podcasting diventa una realtà audiovisiva multicanale e integrata.

Questo processo era chiaro ai padri fondatori. Infatti, fin dal 2004, dalla sua nascita, i podcast erano “aumentati”, potevano veicolare non solo immagini, ma anche impaginati PDF e video. Poi per quasi vent’anni questa sua cartteristica è stata abbandonata per essere riscoperta con le linee di tendenza del podcasting 2.0. Nel 2024 YouTube entra ufficialmente nel podcasting diventando compatibile con il feed RSS. Il podcast audio diventa anche video. I media si intrecciano il podcating diventa integrato e multimediale (riprendendo la tendenza del 2004).

RadioTony, il primo podcast realizzato in classe (2005), il podcast integrava le stesse discipline, ne era parte costitutiva a tutti gli effetti. Vedi l’articolo in questo blog RadioTony. Esempio, 2005.
RadioTony, il primo podcast realizzato in classe (2005), Nel 2008 avevamo 441 episodi pubblicati.
iTunes nel 2005. Podcast aumentati.

Anche qui si aprono nuove prospettive per il podcasting in ambito lavorativo,professionale e educativo. La creazione di contenuti cambia completamente aspetto perché il podcasting cambia le regole del gioco. Puoi partire da contenuti audio che diventano video. Puoi scrivere contemporaneamente per l’oralità e per la visione con opportune tecniche. La vecchia questione First audio / First video cambia natura poiché il problema è creare narrazioni e divulgazioni specifiche per i diversi media e canali partendo da un solo progetto e una sola scrittura.

Il Diario di Kumiko è il primo esperimento in Italia di uno storytelling multicanale integrato che è podcast, video YouTube e podcast YouTube, episodi TikTok e Instagram costruito padroneggiando l’a I.A., la voce è di Eleonora di Giacomo. Soggetto, sceneggiatura, elaborazione di Alberto Pian. A questo proposito leggi questo articolo con tutti i riferimenti e i link del progetto.

Da un punto di vista pedagogico questo significa che se i media si intrecciano, si integrano e diventano sempre più multicanali, per quale motivo a scuola devono essere ancora programmate attività separate di creazione di contenuti? Certo, per approfondire singole tecniche è necesario separare ogni processo. Ma se ci si limita a questo si priva lo studente di una visione globale e generale d’insieme e si creano ostacoli per la sua affermazione nel mondo del lavoro e professionale.

Oggi chiunque è obbligato a creare contenuti.

Il semplice operatore ecologico o il fattorino che consegna carta sempre allo stesso indirizzo, l’ingegnere nucleare, l’insegnante stesso e l’atleta olimpico devono presentarsi socialmente creando contenuti. Se non fanno questo non crescereanno, non si affermeranno, rimarrano fuori dal mercato del lavoro o dall’obiettivo di una crescita personale. Non sto parlando di usare i social. Il mondo orientato all’utilizzo dei social è finito. nessuna opportunità viene creata oggi dai social se non si acquistano pacchetti marketing. Sto parlando della produzione di contenuti di valore che mettono in mostra quello che sei veramente e che sai fare, quello che proponi e come ti poni. E questi contenuti devono essere multimediali, integrati e adatti a una distribuzione in tutti i canali, cioè multicanali.

Il nuovo videopodcast in uscita in questi giorni. Bergapulp, il succo delle storie, creato da un insegnante, Marco bergamasco, con la produzione di Alberto Pian, Your Storytelling. Il sito: https://www.bergapulp.it
Il Calcio e la Storia, un podcast creato da un insegnante, Paolo Ferrari, che unisce due passioni, per il calcio e per la storia. In uscita in questi giorni, per la produzione di Alberto Pian, Your Storytelling. Sito: www.ilcalcioelastoria.it
Chi non è in grado di fare questo, cioè di produrre contenuti che riguardano la sua professionalità e la sua passione avrà minori opportunità nella vita e comunque, in un'epoca in cui chiunque può essere autore, non sarà felice.

La scuola è forse quella istituzione preposta a tarpare le ali ai propri studenti nel mondo del lavoro? O a tarpare le ali agli stessi insegnanti. Gli insegnanti sono forse quei soggetti preposti a impedire la crescita professionale e personale dei propri allievi e di se stessi? La risposta è no? Ecco allora che bisogna progettare delle attività di contenuti realmente integrate e multicanali e bisogna farlo fin da piccoli, non per seguire le tendenze e le evoluzioni ma per saperle padroneggiare. Ripeto: per saperle padroneggiare, non per esserne fagogitati e dipendenti come adesso.

Terza affermazione

Il progetto di podcasting diventa un progetto globale integrato, che investe tutti i media e canali e che si può avvalere dell’Intelligenza Artificale come supporto efficiente e finalizzato.

Il podcasting, fondato sull’oralità, è il media più semplice, dinamico ed efficace da progettare, creare e pubblicare. Più della stessa scrittura, della produzione video e di tutti gli altri media (grafici, fotografici, graphic novel, ecc.). Il podcasting parte dalla scrittura o dall’improvvisazione, indifferentemente e con grande semplicità.

Indicazioni per sviluppare un podcast True Crime, senza True e senza Crime. Formazione per insegnanti. In 1 sola giornata, in montagna, quattro gruppi di docenti hanno realizzato ognuno un proprio episodio costruendolo in modo spontaneo e senza programmazione all’interno di un paese del Friuli. E poi hanno montato il loro episodio con DaVinci Resolve. Qui sotto i quattro episodi. Link a un episodio.
È più facile improvvisare con la voce che con qualsiasi altro media che richiede competenze specifiche e avanzate. È più facile progettare scrivendo un podcast che per un’altra qualsiasi storia mediatica, anche perché è più facile scrivere una narrazione orale che poi può diventare video, grafica, animazione piuttosto del contrario.

Poiché, essendo quei linguaggi, linguaggi specifici e non universali (come la lingua), richiedono una scrittura specifica che parte da un livello superiore che deve essere acquisito. Il podcasting si basa su un linguaggio universale che tutti conoscono e iniziano a usare da un anno di età e che è alla base di qualsiasi altro linguaggio.

Il progetto del podcasting è il progetto di base per qualsiasi altro progetto successivo ed è più facile utilizzare strumenti di IA in questo ambito rispetto a tutti gli altri. Il podcasting si delinea quindi sempre di più come il media di base delle origini per qualsiasi tipo di adattamento e di trasformazione. Hai una traccia audio registrata, la porti su una pista e monti un video, disegni, elabori grafiche e, in questa funzione lo adatti e modifichi. Il lavoro opposto sarebbe talmente complesso da renderlo impraticabile anche economicamente.

Tendenze di fondo e loro conseguenze

Queste tre affermazioni rappresentano tre tendenze di fondo che caratterizzeranno la direzione che il presente sta prendendo verso il futuro. Tuttavia queste tre tendenze sono operative solo per chi ne faccia uso. Oggi pochissimi attori sulla scena capiscono davvero in quale direzione ci stiamo muovendo e pochissimi utilizzano e combinano fra loro queste tre affermazioni, essenzialmente perché non capiscono il mondo nel quale ci troviamo.

Allora ci chiediamo: può un docente ignorare i cambiamenti? O, al contrario, non è stimolante e affascinante poter dire: insegno e formo i miei discenti ad acquisire competenze e abilità straordinarie, che lo aiuteranno in questo mondo così complicato e complesso?

Detto in altri termini: aiuto i miei studenti a diventare più intelligenti, a disporre di senso critico e a tendere a padroneggiare le conoscenze e i loro rapporto con il mondo (Mastery Learning). Quale soddisfazione migliore potrebbe mai avere un insegnante? E non è questa la funzione fondamentale della scuola?

Ecco che il podcasting, cioè una trasmissione culturalmente fondata sulla radiofonia e sull’esperienza di ribellione e indipendenza delle radio libere degli anni settanta - e tecnicamente strutturata intorno a un banale feed RSS - è il solo strumento che permette di acquisire competenze in tutti i media, applicazioni e piattaforme, che permette di integrare e distribuire tutto e perciò che permette una reale crescita pedagogica e cognitiva (Vygotskij), attiva (Freinet) fondata sulla padronanza (Bruner) e significativa (Ausubel), collegata alle proprie capacità professionali.
Timeline per il Podcasting 2.0 in classe. In realtà rielaborazione degli esordi quando il podcasting aveva una serie di funzioni già in chiave 2.0.
La tassonomia di Bloom riadattata in funzione della creatività negli anni 2000, insieme al Mastery Learning, rappresentano due modelli di riferimento chiaro per l’integrazione didattica del podcasting.

Siete fortunati a leggere queste considerazioni (e molte altre fonti), che offrono una così ampia e perfetta prospettiva. Ma partecipare non basta, occorre capire, studiare, documentarsi e provare, provare. Il lavoro dell’insegnante non è certo una passeggiata, anche se, socraticamente parlando, si può insegnare passeggiando.


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